Proseguo l’esplorazione della schiera di crode del Giavons. Ho notizie che questo complesso roccioso situato tra la Forca del Frascola e la Val de Fisâr – e che a nord racchiude la conca del Chiampis - era chiamato Lis Crodis.
Quasi, quasi, visto che ormai ho molte relazioni su questo settore, ci farei una monografia.
Sì, sì, una monografia de Lis Crodis che comprenda l’Aquila, il Giavons e tutte le quote satelliti, con salite da nord e da sud e magari un bel percorso di cresta.
Sì, sì, sì: immaginate la gente che sarà attirata da queste possibilità arrampicatorie: pieno così! Avrebbe, la monografia, una funzione sociale, togliendo dall’aperitivo, dai centri commerciali, dallo struscio e dalla compulsività sessuale torme di giovani con positive ricadute sulla loro salute, fisica e mentale.
Avrebbe, la monografia, anche un notevole impatto turistico nel decentrare gli afflussi di persone dai cortili delle borgate – che i residenti non ne possono più di essere spiati quasi che fossero nelle gabbie di uno zoo – toglierebbe un po' di gente dalle Pozze Smeraldine e inoltre potrebbe fare da volano ad una ripresa delle attività silvo-pastorali, con sistemazioni dei sentieri di lavoro che salivano alle stalle Giavons, un loro recupero e riuso per l’allevamento. Ritornerebbero nei pascoli le capre e le vacche, via gli spini e i boschi incolti di orniello, segare e sfalciare, via le zecche. Una nuova economia con una semplice monografia! Fa anche rima.